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News Settore Aziendale

Aprile 2024

Con il prossimo 30 aprile 2024 scade il termine per la trasmissione del modello per la richiesta in compensazione o a rimborso del credito IVA relativo al primo trimestre 2024.

Allo stato attuale non vi sono novità da tenere in considerazione in quanto, anche l’innalzamento della soglia di compensazione per  l’esonero dall’apposizione del visto di conformità legato ai “regimi premiali ISA”, prevista a 70.000  dal “decreto adempimenti”, attende l’emanazione di apposito Provvedimento attuativo da parte dell’Agenzia delle Entrate che potrebbe verosimilmente prevedere, in parallelo, un aumento delle soglie di livello di affidabilità fiscale.

Aprile 2024

Con la sentenza n. 241/05/2024 depositata in data 5.3.2024, emessa dalla Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado del Veneto, è stato riaffermato un certo orientamento della giurisprudenza recente, secondo il quale le contestazioni avanzate dall’Agenzia delle Entrate in merito all’esistenza o meno di un credito per R&S, supportate da una presunta carenza di elementi di novità e di creazione, non possono essere formulate in modo generico, ma  devono necessariamente essere supportate da approfondite analisi tecniche volte ad accertare tale effettiva carenza.

Aprile 2024

Si avvicina il periodo di approvazione dei bilanci 2023. Con l’occasione ricordiamo le principali riflessioni da porre in essere con riferimento alla destinazione del risultato d’esercizio.

In sede di approvazione del bilancio d’esercizio, gli amministratori propongono ai soci la destinazione del risultato d’esercizio. La proposta di destinazione dell’utile o di copertura della perdita deve essere indicata nella Nota integrativa ai sensi dell’articolo 2427, comma 1, numero 22-septies, del Codice Civile.

Aprile 2024

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 29 marzo del DL n. 39/2024 fornisce i primi dettagli sul nuovo adempimento comunicativo da effettuare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Antecedentemente a questa disposizione normativa, il DM del 6 ottobre 2021 prevedeva una comunicazione ai soli fini del monitoraggio e non precludeva l’utilizzo del credito maturato.

La nuova disposizione rivoluziona tale impostazione, stabilendo che le imprese:

Marzo 2024

Il ravvedimento operoso speciale è stato esteso, così si apprende dallo schema di Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri, alle annualità antecedenti al 2022 e prevede come termine il 31 maggio 2024 sia per il pagamento della somme in unica soluzione, sia per la rimozione della violazione.

I contribuenti potranno dunque beneficiare del ravvedimento speciale per tutte le annualità ancora accertabili sino all’annualità 2022.

Marzo 2024

Il decreto legge “PNRR”, introduce un nuovo credito d’imposta relativo al piano transizione 5.0, volto a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese.

Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici.

Marzo 2024

Lo scorso febbraio 2024, Assonime ha analizzato con circolare n. 4, la disciplina agevolativa del cosiddetto reshoring,  introdotta dall’art. 6 del D.lgs 209 del 2023.

Tale misura consiste nella non concorrenza alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP del 50 per cento del reddito imponibile derivante dalle attività d’impresa e dall’esercizio di arti e professioni esercitate in forma associata trasferite in Italia e precedentemente svolte in un Paese estero, diverso da uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo. L’agevolazione si applica nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i cinque periodi di imposta successivi.

Marzo 2024

Esiste da tempo una previsione normativa, spesso poco conosciuta o talvolta ignorata, per la quale le fatture emesse da intermediari assicurativi in relazione alle provvigioni maturate sulle polizze gestite, sono esenti da imposta di bollo.

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