Agosto 2021
Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 5 agosto 2021 ed ha approvato il decreto-legge recante “Misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, oltre a ulteriori misure urgenti in materia di giustizia”, adottando una serie di provvedimenti tra cui il differimento dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (di cui al D. Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14: lo stesso entrerà in vigore il 16 maggio 2022, anziché il 1° settembre 2021 come attualmente previsto).
Inoltre è stato rinviata l’entrata in vigore anche del Titolo II del Codice, ovvero quello relativo alle procedure di allerta e di composizione assistita della crisi, che si applicheranno dal 31 dicembre 2023.
Un’altra novità è rappresentata dalla “composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”, nuovo strumento in aiuto alle imprese in difficoltà e che dovrebbe essere operativo dal prossimo novembre.
In base a questo nuovo strumento l’imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l’insolvenza, può chiedere al segretario generale della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa, la nomina di un esperto indipendente quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa. Presso ciascuna Camera di Commercio, infatti, sarà formato un elenco di esperti, in possesso di determinati requisiti; la nomina avverrà per tramite di una Commissione che resta in carica per due anni e composta da tre membri.
L’esperto ha il compito di agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori ed eventuali altri soggetti interessati, per trovare una soluzione per il superamento delle suesposte condizioni, anche mediante il trasferimento dell’azienda o di rami di essa.
Verrà istituita una piattaforma telematica nazionale accessibile agli imprenditori iscritti nel Registro delle imprese attraverso il sito istituzionale di ciascuna CIAA. Sulla piattaforma è disponibile una lista di controllo particolareggiata, adeguata anche alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese, che contiene indicazioni operative per la redazione del piano di risanamento e un test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento accessibile da parte dell’imprenditore e dei professionisti dallo stesso incaricati.
Un ulteriore aspetto di innovazione riguarda la disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti 182-bis): gli effetti dell’accordo potranno essere estesi anche ai creditori non aderenti che appartengano alla medesima categoria, individuata tenuto conto dell’omogeneità di posizione giuridica ed interessi economici e al verificarsi di alcuni specifici presupposti individuati dall’art. 182 septies.