Giugno 2020
Il 16 giugno 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL 52/2020 intervenendo per l’ennesima volta sul tema degli ammortizzatori sociali legati Covid-19 e, per l’ennesima volta, per sistemare le mancanze dei decreti pregressi. Come sappiamo, le aziende hanno ampiamente sfruttato la prima tranche di nove settimane che il DL “Cura Italia” aveva stanziato. Non sufficienti, il DL “Rilancio” è intervenuto in soccorso prevedendo la possibilità di prorogare il trattamento inizialmente richiesto di ulteriori nove settimane.
Queste ultime, tuttavia, a meno che non si rientrasse nel settore del turismo (i cui contorni l’INPS non ha ancora definito), potevano essere utilizzate con la seguente articolazione:
- le prime cinque settimane entro il 31 agosto;
- le ulteriori quattro settimane tra settembre e ottobre.
Dico potevano perché il DL 52/2020 ha novellato ulteriormente la materia. Resisi conto del grave disagio che il DL “Rilancio” avrebbe lasciato ai datori di lavoro, quelle quattro settimane confinate a settembre sono state sbloccate e rese disponibili alle aziende che, di fatto, si trovano a poter sfruttare fino in fondo l’ammortizzatore sociale di contrasto agli effetti negativi della pandemia.
Alcune considerazioni sono doverose.
In primo luogo, stiamo ancora attendendo le istruzioni operative dell’INPS che mettano le aziende nelle condizioni di sfruttare i contenuti del DL “Rilancio” che ormai è stato pubblicato da un mese.
Secondariamente, per come è stata concepita la norma, sembra che non sia possibile chiedere in blocco le ulteriori nove settimane ma si debba passare per una duplicazione delle domande con scontato aggravio di tempi e oneri (inutili).
Lo Studio e i suoi collaboratori restano a disposizione per ogni eventuale chiarimento.