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Codice della crisi e controllo di gestione

Codice della crisi e controllo di gestione

Settembre 2019

Se non ci fossero già state (o considerate necessarie dall’imprenditore) motivazioni per l’applicazione di un seppur minimo CONTROLLO DI GESTIONE anche nelle micro o piccole imprese, ecco che il nuovo codice della crisi obbliga a dotarsi di un “ADEGUATO ASSETTO ORGANIZZATIVO” e di monitorare l’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO ai fini di garantirsi la continuità aziendale ed il monitoraggio della crisi. Il rischio è di perdere l’azienda nelle situazioni in cui non si riesce a far fronte (pagare regolarmente) tutti i fattori produttivi ed in particolare imposte, tasse e contributi previdenziali.

Non è quindi sufficiente il bilancio di esercizio redatto a marzo dell’anno successivo a quello di competenza, l’attenzione basata sullo “specchietto retrovisore”, come si dice in gergo, è del tutto insufficiente.

Obiettivo della nuova importantissima riforma è di evitare i fallimenti quando non c’è più nulla da fare, quando il patrimonio è stato interamente perduto ed ai poveri creditori non resta altro da fare che “leccarsi le ferite” e portare a perdite il credito.

L’allerta e l’evidenziazione della crisi finanziaria od economica sarà a carico del collegio sindacale o sindaco unico, se nominati, oppure e ben più gravemente delle banche, dell’INPS, di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate.

L’obiettivo del legislatore è duplice: tentare di salvare l’azienda, se possibile, e/o ridurre i danni a carico della collettività.

E’ necessario quindi interpretare preventivamente la dinamica aziendale ed affrontare soprattutto i problemi di:

– mancanza di reddito: cause e rimedi sia in ambito dei costi che ricavi;

– valutazioni prezzi di vendita e costi, taglio degli sprechi;

– verifica e calcolo ore per commessa;

– valutazione e ottimizzazioni dei processi aziendali;

– produzioni in/out;

– investimenti con indebitamento od autofinanziamento;

– …

E’ necessario valutare queste attività preventivamente ed obbligatoriamente quando lo stato di salute dell’azienda è carente (mancanza di reddito – difficoltà finanziarie – impossibilità a far fronte agli impegni …)

Farlo in ritardo potrebbe significare nella peggiore delle ipotesi PERDERE l’AZIENDA.

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