Luglio 2018
Azienda di circa 200 dipendenti con un premio aziendale di vecchissima data erogato ogni anno a cifra fissa come una sorta di quattordicesima acquisita.
Analizziamo l’impatto della tassazione fiscale e del prelievo contributivo sul netto del dipendente.
Risultato (in termini medi e con cifre simboliche): erogo 100 di lordo – costo azienda 140 – netto dipendente 65.
Analizziamo un piano di Welfare (con un partner a prestazioni molto elevate e ben insediato nel territorio) che offre ai dipendenti una molteplicità di servizi tale da coprire il 90.9% delle esigenze del dipendente e/o dei suoi familiari e con una piattaforma molto agevole da gestire oltre ad un call center con operatori sempre disponibili ed a servizio del dipendente.
Si stabilisce di proporre ai dipendenti la rinuncia al vecchio premio di 100 lordi, di cui spendibili 65, e gli si offre un piano personale di welfare di 140 tutti spendibili e “free tax”.
Operativamente è stata fissata un’assemblea generale con tutti i dipendenti, gli operatori della società del Welfare, il Professionista del lavoro e l’Amministratore Delegato per proporre il piano e procedere alle votazioni in merito.
Assemblea con la quasi totalità dei dipendenti in forza presenti (assenti solo quelli non in sede per motivi o di lavoro o di malattia), quindi già segno di interesse sulla materia all’ordine del giorno.
Dopo la fase di presentazione, la fase di “Fuoco”, ossia le molteplici perplessità dei dipendenti e le domande più disparate.
Sono state prorio le domande a scoperchiare le diffidenze dei dipendenti nei confronti di un “pacchetto di beni e servizi Welfare” al posto di un premio in busta paga.
Nella nostra analisi avevamo già previsto le criticità che avrebbero portato alla diffidenza e pertanto esponendo una breve sintesi delle domande più frequenti si può avere un termometro della situazione “Welfare” e futuri aumenti premiali no “tax”.
Brevi pillole delle domande:
1) Ho già parlato con colleghi che utilizzano i beni “welfare” proposti dall’azienda ma se io voglio portare mio figlio dal mio storico dentista non ci penso proprio a portarlo da uno sconosciuto agganciato alla piattaforma. Risposta: in questo piano non ci sono limitazioni alla scelta dei professionisti/medici; qualsiasi spesa medico-sanitaria sarà pagata dalla società di Welfare direttamente al Medico prescelto;
2) Io sono solita prenotare il volo per il Messico (facendo affidamento sul premio annuale) per andare a trovare i miei familiari . Lo prenoto molti mesi prima per fissare il prezzo più basso quindi se acquisto il biglietto tramite piattaforma come faccio ad assicurarmi il “miglior prezzo”? Risposta: Tramite operatore del call center che in tempo reale si collega al Suo stesso link ed acquista il biglietto da Lei prescelto.
Ad ogni domanda la risposta è stata una soluzione e non un “non è previsto” e questo grazie alla collaborazione con la società di servizi Welfare altamente professionale e già leader nel settore.
Si passa alla votazione, dopo ovviamente mille domande e risposte, e l’esito è stato favorevole.
In conclusione: abbiamo raggiunto lo scopo di far scomparire un vecchio e stantio “premio di produzione” (che il paradosso fiscale schiacciava nel netto spendibile portando in molti casi a conguagli annuali “vergognosi” quando per pochi euro magari si superava la soglia del credito Renzi) aprendo le porte ad un accordo di Welfare che raddoppia il netto spendibile dal dipendente (a parità di costo aziendale) e consentirà all’azienda di fare piani “premiali” in “no tax”. In altre parole premio il dipendente con 1000, mi costa 1000 e Lui spende 1000.