Maggio 2020
Il Decreto Rilancio, al fine di sostenere il reddito dei liberi professionisti iscritti alle Casse private, riconosce l’indennità di 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio.
Le novità apportate dall’articolo 78 del DL riguardano l’introduzione di due nuove condizioni limitative alla fruizione del reddito di ultima istanza:
- non essere titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato,
- non essere titolari di pensione.
Sono fatti salvi i seguenti presupposti di “sofferenza economica” frutto del combinato disposto dei precedenti Decreti:
- per i professionisti che nel 2018 hanno conseguito un reddito complessivo inferiore ai 35 mila euro, l’attività deve aver subito una limitazione a causa dei provvedimenti restrittivi;
- per i professionisti che nel 2018 hanno percepito un reddito complessivo compreso tra i 35 e 50 mila euro, l’attività deve essere cessata, ridotta o sospesa. In particolare:
- la cessazione dell’attività professionale deve essere avvenuta tra il 23 febbraio e il 31 marzo 2020,
- la flessione del fatturato del primo trimestre dell’anno deve essere pari ad almeno il 33% rispetto al primo trimestre 2019.
Si precisa che è stato rimosso il criterio relativo all’iscrizione esclusiva agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.
Le domande dovranno essere fatte pervenire alla Cassa di appartenenza.