Settembre 2023
Dall’entrata in vigore della riforma, definitivamente avviata il 1° luglio scorso, sono già passati svariati mesi e, se l’estate può aver dato modo di “temporeggiare” su alcune scelte o magari di rimandare un approfondimento sulle novità introdotte beh….ora il tempo è finito, si deve passare ai fatti!
Numerose infatti sono le tematiche che sono state interessate da questa riforma che è un vero e proprio cambiamento epocale per il settore, una rivoluzione, e che richiedono una attenta analisi ed una programmazione sui successivi passi da compiere.
Alcuni di questi cambiamenti non impattano in modo particolarmente gravoso, si pensi alle modifiche statutarie resesi ora necessarie e che richiedono la modifica degli statuti non aggiornati, adempimento tuttavia non complesso, ma altri invece risultano più complessi! Se pensiamo infatti ai cambiamenti avvenuti con l’abrogazione dei cd compensi sportivi (ex art. 67 c. 1 lett. m del TUIR) ed il riordino del lavoro in ambito sportivo la “musica” cambia, radicalmente.
Per chi infatti presta attività nello sport il contesto è completamente mutato e l’approccio degli enti sportivi verso i lavoratori, ovvero tutti coloro che in una qualsiasi forma percepiscono una retribuzione, dev’essere totalmente revisionato. Quello che avveniva prima del 1° luglio è già passato remoto.
Per questo è necessario muoversi, ed in fretta, per comprendere come questa riforma impatti per le nostre realtà sportive perché, qualsiasi mossa ora si faccia, se non preceduta da una attenta e competente analisi, può farci mettere il piede “in fallo”, comportando ciò ripercussioni negative.
Lo studio Stefani Piana & Partners, storico consulente per molte realtà dello sport ed esperto del settore, in questo momento può rappresentare per queste realtà la risposta ai tanti dubbi e problemi.