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La fiscalità degli Enti del Terzo Settore

La fiscalità degli Enti del Terzo Settore

Febbraio 2023

Il 23/11/2021 è divenuto operativo il Runts: ciò determinerà una serie di conseguenze anche dal punto di vista fiscale che si concretizzeranno dall’esercizio successivo a quando arriverà l’autorizzazione UE (presumibilmente nel 2023, dato che la richiesta è stata inviata a fine 2022).

Dunque, presumibilmente, dal 2024:

  • la l. 398/91, salvo che per le asd e ssd iscritte al CONI e al RAS, non sarà più applicabile da nessun ente;
  • non sarà più applicabile la norma che prevede la non imponibilità dei corrispettivi specifici per beni o servizi ceduti ai soci/tesserati (salvo che per le aps);
  • sarà possibile applicare per gli ETS non commerciali il regime forfettario di cui all’art. 80 del CTS e per APS/ODV l’ art. 86 del CTS, anche se commerciali.

Gli enti del terzo settore, infatti, potranno essere, sia commerciali che non commerciali.

Un ETS non commerciale si comporterà, a livello fiscale, esattamente come una persona fisica, tassando SEPARATAMENTE le diverse tipologie di reddito: redditi d’impresa, redditi di capitale, redditi diversi, redditi fondiari. Dalla somma delle varie categorie reddituali si determinerà il reddito complessivo.

Un ETS commerciale, invece, tasserà il reddito esattamente come un’impresa.

Ma QUANDO UN ETS è non commerciale?

  • Quando i proventi delle attività di cui all’art.5 del CTS con marginalità superiore al 6% sono MINORI ai proventi da attività nobili in perdita, pareggio o con marginalità inferiore al 6%.
  • Oppure quando i proventi da attività diverse e attività nobili con marginalità > 6% sono MINORI alle attività nobili non remunerative.

Per calcolare il 6% si considerano anche i costi generali ed indiretti (compresi oneri tributari e finanziari).

Ecco un esempio, molto semplificato, ma che basta a rendere l’idea.

Abbiamo un ETS che statutariamente prevede (come attività di cui all’ART.5) attività di formazione e socio sanitaria.

ENTRATE DA FORMAZIONE (art. 5): 350.000 EURO: l’attività è IN PERDITA

ENTRATE DA ATT. SOCIO SANITARIA (art. 5): 160.000 EURO, l’attività ha un MARGINE SUPERIORE AL 6%.

ENTRATE DA NEGOZIO, CHE VENDE ABBIGLIAMENTO (quindi attività d’impresa – art. 6): 210.000 EURO.

160.000+210.000=370.000 > 350.000

ENTRATE COMMERCIALI > ENTRATE NOBILI SENZA MARGINALITA’

Si tratta di un ETS COMMERCIALE!

Si ponga poi attenzione al fatto che un ETS che diventa commerciale non esce dal Runts, ma viene solo spostato di “sezione”.

Per l’uscita dal Registro si devono verificare altri parametri.

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