Maggio 2021
Conoscere i costi aziendali e capire cosa è più opportuno scegliere in una determinata fase della vita societaria non può più dipendere esclusivamente dall’intuito dell’imprenditore.
Il mercato odierno, lo sviluppo della società, la velocità e l’interconnessione digitale impongono di utilizzare contabilità e dati di bilancio principalmente per un preciso fine: scegliere in maniera coerente.
A maggior ragione le realtà piccole, poco strutturate e ancora basate sulla centralità della figura del proprio fondatore, dovrebbero allinearsi quanto prima al controllo di gestione.
Le decisioni quotidiane sono complesse e proprio per questo non possono essere prese sulla base sensoriale, ma riferirsi a dati oggettivi, empirici, misurati.
Sarebbe inopportuno voler adattare ad un’azienda equiparabile ad una macchina snella un pesante sistema di controllo di gestione, che la priverebbe quindi della sua caratteristica distintiva, l’agilità e la velocità nelle decisioni.
Per questo, per un metodo di controllo di gestione efficiente, le situazioni contabili devono essere aggiornate tempestivamente e tradursi in azioni.
Il mercato non tollera più sistemi di gestione inefficienti, né per quanto riguarda le aziende né per i consulenti che le seguono; le situazioni economico patrimoniali devono servire a scegliere in azienda.
Il controllo di gestione deve tradursi in un sistema semplice, leggibile, immediato, che possa dare dei traguardi di breve termine come obiettivo per l’azienda e li renda assimilabili.
Sarà poi compito del professionista analizzare i costi, redigere piani di budget e bilanci consuntivi, senza appesantire l’operato dell’impresa ma creando un valore aggiunto alla stessa, affiancandosi all’imprenditore nel processo di crescita o di risanamento che lo stesso autonomamente fatica ad intraprendere e mettendo a sua disposizione informazioni semplici e leggibili per farlo.
Col controllo di gestione si possono fare scelte coerenti in azienda.
