Aprile 2021
Si segnala che con ordinanza 9 febbraio 2021 n. 3093 la Corte di Cassazione, ribaltando l’esito delle sentenze di primo e secondo grado delle Commissioni Tributarie provinciale e regionale, ha confermato che, in ambito tributario, risponde il legale rappresentante subentrante, che, per essere esonerato dalla responsabilità deve fornire la prova della sua estraneità alla gestione dell’ente, ma deve comunque adempiere agli obblighi tributari.
La vicenda riguarda un’associazione no profit che per due annualità non ha presentato le dichiarazioni fiscali e l’avviso di accertamento è stato notificato anche al soggetto con procura alla sottoscrizione di convenzioni, che però eccepiva di non avere poteri gestori.
La Corte sostiene che: “In ragione del principio di autonomia del diritto tributario rispetto al diritto civile e della fonte legale dell’obbligazione tributaria nell’ipotesi di avvicendamento nella carica sociale di associazione non riconosciuta, il rappresentante legale subentrante non può andare esente, ai fini fiscali, da responsabilità solidale con l’associazione semplicemente adducendo la mancata ingerenza nella concreta gestione dell’ente”
infatti
“Con riguardo alle obbligazioni in generale si è affermato il principio secondo cui chi invoca in giudizio tale responsabilità è gravato dell’onere di provare la concreta attività di chi agisce in nome e nell’interesse dell’associazione, ma nelle obbligazioni ex lege (…) incombe invece sul chiamato a rispondere delle obbligazioni dare prova della sua estraneità alla gestione dell’ente”.