Dicembre 2017
Il “controllo di gestione” è quella branchia del nostro lavoro che si propone di controllare l’andamento aziendale in termini di efficacia ed efficienza.
Con efficacia intendiamo il rapporto fra obiettivi realizzati sul totale degli obiettivi che ci siamo posti, con efficienza il rapporto fra risultati raggiunti e le risorse impiegate per raggiungerli. Si tratta in termini figurativi del timone col quale ogni giorno l’imprenditore dovrebbe cimentarsi per poter navigare in acque serene o quanto meno conoscere alla perfezione la rotta che la propria impresa sta seguendo, per poterla modificare in base alle esigenze interne o di mercato che si manifestano in itinere.
Quello che succede nelle piccole e medie imprese è frequentemente diverso dal controllo costante delle proprie performance, spesso per gli innumerevoli impegni e carichi di lavoro che occupano l’imprenditore, altre volte per la poca importanza che si assegna alla materia, altre ancora perchè non si ritiene opportuno affidarle ad un professionista specializzato. Gli adempimenti fiscali e contabili tuttavia sono statici, si devono pretendere dal proprio consulente, ma spesso non costruiscono valore aggiunto, non migliorano l’operatività.
Il diffuso aumento della concorrenza in qualsiasi settore ha oramai reso basilare conoscere alla perfezione i propri costi diretti ed indiretti di produzione, intendere quali contribuiscano alla realizzazione del proprio prodotto finito e quali no, comprendere quale sia il prezzo corretto col quale mettere il proprio prodotto sul mercato. Per poterlo fare è necessario conoscere i numeri di bilancio oltre che i propri clienti e fornitori od il proprio prodotto finito, non basta inserire numeri nei partitari, i numeri vanno lavorati, fatti parlare.
Talvolta l’imprenditore constata come oramai sia il mercato ultracompetitivo a fare i prezzi e non più come succedeva un tempo quando era necessario calcolarlo con un ricarico fisso. A proposito di tale osservazione il controllo di gestione si rende ancora di più necessario, se il prezzo di partenza è fisso e predeterminato sono i costi la variante sulla quale lavorare, e per poter capire quali debbano essere le voci di costo su cui migliorare è necessario costantemente raccogliere i dati, analizzarli, conoscere quali tecniche impiegare e programmarle in base agli scostamenti rilevati, definire le operazioni da svolgere per massimizzare i risultati della propria impresa.
Controllo di gestione significa anche sapere quando e se rifiutare una commessa svantaggiosa che magari attualmente si accetta a priori senza conoscere i danni economici che provoca alla propria struttura, saper controllare l’attività del proprio personale dipendente in rapporto al valore aggiunto da esso prodotto, saper migliorare fasi produttive anche se già di per sè redditizie liberando ulteriori flussi finanziari da poter investire altrove. Controllo di gestione significa massimizzare ciò che funziona e minimizzare gli sprechi. Il controllo di gestione è basilare nella gestione ed organizzazione di una piccola media impresa, è alla base di ogni scelta imprenditoriale.