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Credito d’imposta negli investimenti pubblicitari

Credito d'imposta negli investimenti pubblicitari

Dicembre 2017

Buone notizie per gli affezionati del marketing cartaceo e vecchio stampo. Contestualmente allo slittamento di gran parte degli investimenti pubblicitari nei canali digitali e soprattutto nei social network (sono la fonte di massima attrazione per le aziende secondo le ultime statistiche nazionali) il Governo premia chi sposa ancora la cara e vecchia inserzione sul quotidiano.

Con l’art. 4 del Dl 148/2017 infatti, il Legislatore ha anticipato gli effetti del credito d’imposta spettante a chi effettua investimenti pubblicitari in stampa quotidiana e periodica ed emittenti radiotelevisive locali inizialmente previsto per il 2018.

Ma non solo in realtà, in quanto è stato poi chiarito su specifica richiesta degli interessati che il beneficio debba essere esteso anche per le pubblicità in quei quotidiani che vengono pubblicati solo on line.

Per poter usufruire dell’agevolazione sopra descritta è necessario però che l’azienda abbia investito a partire da giugno scorso almeno l’1% in più dell’ammontare destinato alla pubblicità del medesimo rango nel 2016. Il credito d’imposta spetterà nella misura del 75% del valore incrementale per imprese e lavoratori autonomi mentre nella misura addirittura del 90% del valore incrementale per micro, piccole e medie imprese oltre che naturalmente per le start up innovative. E’ necessario quindi confrontare l’investimento 2016 con quello del 2017, verificare che l’incremento sia almeno dell’1% e su tale eventuale incremento applicare le percentuali sopra citate in base alla tipologia di soggetto giuridico in questione.

Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante il modello F24, previa istanza diretta al dipartimento per l’Informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri. Sulla base di questa nuova opportunità è possibile ridefinire e rimodulare il budget pubblicitario in virtù del possibile risparmio per la propria azienda.

Per gli anni seguenti verrà definito un limite massimo di spesa al di sopra del quale non spetterà l’agevolazione. Una buona opportunità da cogliere.

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