Bassano del Grappa, 15.04.2014
Cosa significa svolgere la professione del Dottore Commercialista?
Credo ci siano diverse interpretazioni e modalità di svolgimento di questa professione diventata negli anni familiare a quasi tutte le imprese. Per quanto mi riguarda, o meglio per quanto riguarda il mio studio, essere commercialista oggi significa sì collaborare con l’impresa per la soluzione delle tematiche tradizionali quali il Collegio Sindacale, il Bilancio, le Dichiarazioni Fiscali, la contabilità, la gestione delle paghe e stipendi ma anche e soprattutto essere un suggeritore di idee, nel calcio si direbbe un regista.
Non le sembra di essere presuntuoso, perché le vostre idee dovrebbero essere migliori di quelle del singolo imprenditore e dei suoi collaboratori?
Non si tratta nel modo più assoluto di presunzione anche se i lunghi anni di studio, i 3 anni di praticantato presso un collega esperto e soprattutto gli oltre 25 anni di esperienza professionale, potrebbero in qualche modo giustificarla.
In realtà il commercialista vive una situazione di assoluto privilegio in quanto può utilizzare numerose e varie esperienze, vissute a contatto di tutta la sua clientela negli anni per destinarla alla soluzione del problema del momento. In poche parole i problemi spesso si ripetono ed averli affrontati in passato magari in altri settori, consente un approccio pratico, corretto e quasi sempre efficace.
Tutti i clienti sono disposti a seguire tutti i vostri suggerimenti?
No, sarebbe troppo bello e probabilmente nemmeno giusto. In realtà il cliente di volta in volta, pesa, analizza, confronta le proposte del commercialista prima di metterle in atto. Chiaro che l’anzianità e la durata del rapporto determina spesso un’unanimità di intenti tra imprenditore e professionista quasi totale.
Cosa pensa di quegli imprenditori che non si avvalgono, per così dire, di questi consigli, di queste idee?
Penso che perdono un’opportunità unica per la gestione, lo sviluppo, il miglioramento della propria azienda e l’aumento dei propri redditi e del proprio patrimonio.
In realtà per lo sviluppo dei propri affari, non è sufficiente un buon commercialista perché ci vogliono anche impegno e passione dell’imprenditore, ma sicuramente un buon commercialista è necessario. Viviamo oggi la civiltà della conoscenza: la scienza, il sapere e l’esperienza spesso superano l’avere, i mezzi, i capitali che oggi sono quasi sempre accessibili.
Ricordo una statistica fatta negli Stati Uniti lo scorso anno nella quale il 75% degli imprenditori attribuiva i meriti principali del proprio successo alle conoscenze di buoni professionisti, di buoni banchieri, di buoni imprenditori: alle conoscenze appunto anziché al capitale.
Non è che sia l’eccessiva onerosità delle vostre parcelle che tiene lontani alcuni imprenditori dai vostri studi?
Guardi, quando si tratta di pagare, tutti abbiamo un po’ il braccetto corto nel senso che cerchiamo sempre di spendere il meno possibile. Nella realtà bisogna valutare l’efficacia e la qualità delle prestazioni ricevute.
Io dico sempre ai miei clienti più fedeli e più vicini, con i quali posso permettermi di scherzare, che non costo niente perché li faccio aumentare gli utili o evitare costi inutili.
Mi è successo un caso alcuni mesi fa di un artigiano rivoltosi allo studio per un’operazione straordinaria che è poi rimasto anche per i servizi fiscali perché il nostro preventivo a forfait annuo era esattamente uguale a quello di una sua associazione di categoria. Nella realtà dallo studio riceverà gratuitamente alcuni suggerimenti che sicuramente nell’altra realtà non poteva avere. E dico questo col massimo rispetto e la massima considerazione delle associazioni di categoria che per certe cose sono insostituibili.
Certo, quando i dipendenti delle stesse fanno consulenza alle imprese, non possono farlo con le stesse capacità del professionista perché se ne avessero le competenze si metterebbero in proprio e diventerebbero a loro volta professionisti.
Quale promessa potrebbe fare ad un imprenditore artigiano o commerciante che si rivolgesse al suo studio per non avere sorprese al momento del pagamento?
Studio Stefani è certificato ISO 9001 e non può iniziare alcuna attività o servizio professionale senza aver formulato in forma scritta un preventivo ed aver ottenuto la firma del cliente per approvazione.
In ogni caso il primo appuntamento è sempre gratuito, quindi….
Ecco una buona notizia, il primo appuntamento gratuito?
Il nostro lavoro non può essere paragonato a quello del medico che di norma esaurisce il proprio lavoro nel primo appuntamento.
Per la nostra categoria il primo appuntamento è conoscitivo e serve a capire se possiamo essere utili all’imprenditore o se le idee sono compatibili.
I servizi prestati sono spesso a tempo indeterminato. La previsione della gratuità del primo appuntamento da parte di Studio Stefani rende all’imprenditore l’approccio iniziale più semplice.